AssoAmbiente

Comunicati Stampa

Assimilazione, TAIRR “la bozza di Decreto è il primo passo verso maggiore equità e concorrenza”

La bozza di decreto sui criteri di assimilazione diffusa dal Ministero dell’Ambiente contiene elementi interessanti per porre un freno all’assimilazione indiscriminata, ma va migliorata in vari aspetti per assicurare condizioni eque e concorrenziali sia per gli utenti finali che per gli operatori della gestione dei rifiuti”.

E’ questo il giudizio del TAIRR – il Tavolo Interassociativo Recupero e Riciclo che riunisce alcune tra le principali Associazioni di imprese operanti nella Circular Economy, Assorecuperi, Assorimap, Assosele, FISE Assoambiente e FISE UNIRE – sul testo dell’atteso decreto sui criteri di assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani, inviato dal Ministero ai diversi stakeholders per le consultazioni con le quali le associazioni imprenditoriali saranno in questi giorni chiamate ad esprimersi. 

Già recentemente le cinque componenti del Tavolo (cui presto se ne aggiungeranno altre che hanno espresso forte interesse a entrare) hanno puntato il dito contro “l’indiscriminata assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani, attraverso cui ingenti quantitativi di rifiuti di provenienza commerciale e industriale vengono sottratti al libero mercato per essere gestiti in regime di esclusiva da pubbliche amministrazioni. Situazione, questa, che impedisce di fatto il corretto, trasparente ed effettivo contenimento dei costi della gestione dei rifiuti, che ricadono immancabilmente su imprese e cittadini”.

La bozza di decreto - che dovrebbe tracciare il confine tra l’ambito del servizio di raccolta rifiuti svolto in esclusiva per le amministrazioni locali e l’ambito in cui, invece, i produttori di rifiuti da attività produttive e commerciali sono liberi di rivolgersi al mercato - identifica con chiarezza alcuni limiti all’assimilazione, oggi spesso oltrepassati dalle pubbliche amministrazioni (nonostante alcuni vincoli siano già definiti a livello normativo), escludendo i rifiuti speciali che si formano nelle aree produttive (compresi i magazzini) e gli imballaggi per il trasporto.

Il testo attualmente proposto, inoltre, impone ai Comuni il divieto di assimilare determinate attività commerciali (come negozi, supermercati, ipermercati) che superano specifiche soglie dimensionali stabilite in base alla superficie. Tuttavia, è necessario, secondo i componenti del TAIRR, che queste soglie siano fissate per tutte le categorie di attività produttrici di rifiuti speciali previste dal decreto (quindi, ad esempio, anche per ristoranti, alberghi, uffici, ospedali, ecc.) e a prescindere dal metodo di misurazione dei rifiuti utilizzato dal Comune (sistema di misurazione presuntivo o puntuale), poiché in caso contrario le categorie di attività per cui non è previsto un limite dimensionale saranno automaticamente assimilate e soggette alla tassa sui rifiuti urbani, indipendentemente dal fatto che si avvalgano o meno del servizio pubblico. Questo comporterebbe una palese violazione del principio comunitario “Pay As You Throw” (PAYT) ossia “paga per quello che butti”.

Non si tratta qui di escludere dal pagamento della tassa superfici che usufruiscono di servizi comuni quale ad esempio la pulizia stradale: i produttori di rifiuti speciali non assimilati continueranno comunque a pagare questi servizi attraverso una quota della tariffa, ove la legge lo preveda – sostengono i rappresentanti delle associazioni del TAIRR. “Si tratta piuttosto di far valere un principio di giustizia, di equità e di concorrenza, poiché oltre la soglia quantitativa il Comune può comunque, già ora, offrire il servizio anche a questi utenti, ma deve farlo in convenzione, ossia in un rapporto di natura privatistica, in competizione con gli altri operatori presenti sul mercato."

» 21.06.2017

Recenti

14 Dicembre 2017
L’industria nazionale del riciclo tra le prime in Europa
Presentata la ricerca “L’Italia del Riciclo 2017”: lo sviluppo dell’industria del riciclo, filiera per filiera. Il ruolo dell’Italia nel panorama europeo dell’economia circolare...
Leggi di +
17 Novembre 2017
Veicoli fuori uso: il Ministero dell’Ambiente apre alla valorizzazione energetica del “fluff”
In Italia si demoliscono ogni anno 1 milione di veicoli; l’85% dei materiali provenienti dal trattamento viene avviato a reimpiego e riciclo...
Leggi di +
30 Ottobre 2017
Ecomondo 2017 ricco di interventi e appuntamenti promossi da FISE UNIRE e FISE ASSOAMBIENTE
Appuntamento a Rimini, dal 7 al 10 novembre, anche presso il Padiglione B3, stand 103...
Leggi di +
20 Ottobre 2017
Rifiuti: la mancanza di sbocchi per gli scarti del riciclo minaccia l’economia circolare
Assorecuperi e FISE UNIRE (Associazioni delle imprese del settore del riciclo) evidenziano gravi criticità...
Leggi di +
12 Ottobre 2017
Regione Lombardia esempio concreto di economia circolare
Si è svolta a Milano la quarta tappa del road show nazionale dedicato alla Gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) in Italia, organizzato dal Centro di Coordinamento RAEE in collaborazione con la Direzione Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia ...
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL